VLPF conclude un ricerca socio-ambientale sulla percezione dell’inquinamento marino da plastica

Marzo 4, 2024
VLPF conclude un ricerca socio-ambientale sulla percezione dell’inquinamento marino da plastica

La più recente attività del progetto H2020 “In No Plastic” fornisce un’analisi della percezione della società nei confronti dell’inquinamento da plastica. Questa iniziativa, portata avanti da Venice Lagoon Plastic Free, mira ad evidenziare le principali preoccupazioni della società nei confronti della plastica, svelando l’origine e proponendo soluzioni pratiche per combatterne l’inquinamento.

Per giungere ad una comprensione della percezione della società nei confronti dell’inquinamento da plastica, sono stati condotti diversi sondaggi. In particolare, sono stati distribuiti tre sondaggi diversi che hanno coinvolto complessivamente 2.285 persone. Nello specifico, i campioni raccolti comprendono: 2.181 risposte dalla comunità globale; 78 risposte ottenute dalle attività di clean up dai partner di InNoPlastic e 26 risposte provenienti dagli stakeholder.

Visibilità ed origine dell’inquinamento da plastica

Da questi sondaggi emerge che oltre la metà dei partecipanti ha notato la presenza di rifiuti di plastica lungo i corsi d’acqua o sulle coste. Risulta, pertanto, evidente che le caratteristiche geografiche giocano un ruolo significativo nel determinare l’entità e la portata dell’inquinamento. Ad esempio, le regioni o gli stati con numerosi fiumi che sfociano nei mari o negli oceani, come l’Italia con il Mar Adriatico, registrano livelli di inquinamento da plastica più elevati rispetto a quei paesi con minor afflusso di corsi d’acqua, come la Croazia.

Impatto percepito dell’inquinamento marino da plastica

Più del 95% dei partecipanti al sondaggio considera le microplastiche più pericolose e inquinanti delle macroplastiche, dimostrando una percezione in linea con la ricerca scientifica sugli impatti delle medesime. Inoltre, i sondaggi hanno evidenziato che la vita marina e la salute umana sono i settori più colpiti dall’inquinamento da plastica. Infine, la partecipazione ai workshop e agli eventi di clean up risultano essere funzionali ad accrescere la consapevolezza e promuovere una comprensione più profonda del problema da parte della cittadinanza.

Soluzioni

Le soluzioni più efficaci per combattere l’inquinamento da plastica nei mari e negli oceani, secondo questi sondaggi, sono individuate nel: cambiamento dei comportamenti collettivi, nel miglioramento della gestione dei rifiuti a livello locale e dell’inasprimento delle normative. Gli intervistati hanno espresso un certo scetticismo sull’impegno profuso dalle autorità locali o nazionali nel far fronte efficacemente al problema, evidenziando tuttavia una maggiore leadership all’Unione Europea.

Consapevolezza e tecnologia

Gli intervistati hanno riconosciuto il ruolo significativo dell’innovazione e della ricerca nello sviluppo di tecnologie che aiutino a combattere l’inquinamento marino. Tuttavia, le soluzioni tecnologiche sono state percepite di minore impatto rispetto ai cambiamenti comportamentali diffusi e alle misure normative.

Conclusioni

I dati emersi da questa indagine sottolineano l’importanza di approcci multilivello per affrontare l’inquinamento marino da plastica. Gli sforzi dovrebbero privilegiare l’azione collettiva, compresi i cambiamenti nei comportamenti, il potenziamento delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti e l’adozione di normative rigorose. Inoltre, appare necessaria una maggiore collaborazione tra governi, organizzazioni non governative e istituti di ricerca per promuovere l’innovazione e adottare soluzioni tecnologiche efficaci.