Parte la Campagna di Monitoraggio Plastic Smart Cities per Venezia, dall’Oasi delle Dune degli Alberoni

Aprile 20, 2022
Parte la Campagna di Monitoraggio Plastic Smart Cities per Venezia, dall’Oasi delle Dune degli Alberoni

 

Quest’area, protetta dal WWF, che si trova ai bordi esterni della laguna veneziana, le dune degli Alberoni, ha ospitato la prima iniziativa di monitoraggio dei rifiuti marini sul versante costiero di Venezia. L’attività è frutto della cooperazione tra WWF e Venice Lagoon Plastic Free nel quadro del programma Plastic Smart Cities.

Aiutati da un gruppo di volontari, i team congiunti di Venice Lagoon Plastic Free e WWF Venezia hanno condotto il monitoraggio nella mattina del 10 aprile, durante il quale sono stati individuati e raccolti i rifiuti spiaggiati in un’area delimitata per l’operazione.

 

Scoprite di più sulle dune alla loro pagina Facebook!

 

wwf and venice lagoon plastic free collecting marine litter and plastic waste at the alberoni sand dunes - dune degli alberoni

 

Oasi delle Dune degli Alberoni

 

Le dune degli Alberoni costituiscono un’area di conservazione ambientale di circa 1,6 kilometri quadrati, in cui trovano rifugio numerosi animali e piante endemici della costa alto-adriatica. L’area è per gran parte inclusa nel ZSC e ZPS (Zona di Protezione Speciale) IT 3250023. L’Oasi ha un’ampia spiaggia dove nidifica ancora il fratino.

La gestione dell’area naturale è a cura del WWF in collaborazione con il Comune di Venezia.  La pineta è gestita direttamente dai Servizi Forestali Regionali di Treviso e Venezia.

 

 

Che cos’è una ‘plastic smart city’?

 

Plastic Smart Cities è un’iniziativa globale del WWF che mira a implementare le migliori pratiche che prevengano, riducano al minimo e gestiscano la plastica, sia come risorsa che come rifiuto.

Il progetto in Italia, realizzato grazie al supporto della Fondazione Blue Planet Virginia Böger, è finalizzato ad individuare ed attuare con il Comune di Venezia e tutti gli stakeholders coinvolti buone pratiche per diminuire la plastica monouso in un contesto internazionale formato da città virtuose in tutto il mondo.

 

using the maelstrom app to record the different types of macrolitter

 

Il nostro monitoraggio e cleanup

 

Le nostre attività sono state condotte in stretta sinergia con i volontari del WWF – assicurandoci di non entrare nelle aree di nidificazione della fauna aviaria. Il nostro monitoraggio si è limitato alle zone individuate con il WWF, evitando di calpestarne le dune e recare disturbo alla fauna che ivi nidifica, tra cui il fratino, un piccolo trampoliere, specie protetta e considerata a rischio di estinzione.

Grazie all’app sviluppata da VLPF nel quadro del progetto europeo H2020 MAELSTROM, abbiamo puntualmente censito ciascun rifiuto marino rinvenuto, principalmente plastiche, con numerosi frammenti di polistirolo, imballaggi alimentari e reti da pesca.

Nonostante l’oasi sia un’area di conservazione – e dunque di accesso limitato – le dune sono purtroppo esposte all’inquinamento da plastica e dei rifiuti marini, che vengono spiaggiati dalle correnti, venti ed eventuali mareggiate, come quella precedente alla nostra attività.
Lo sforzo che stiamo perseguendo è di censire stagionalmente con un supporto digitale ed un protocollo scientifico di riferimento a livello europeo le tipologie e la densità di rifiuti spiaggiati lungo il litorale e la nostra laguna al fine di poter supportare l’amministrazione locale nella comprensione e più efficace gestione di tale problematica.

Grazie alla collaborazione con il WWF Plastic Smart Cities i nostri monitoraggi potranno allargarsi, coprendo più zone ed assicurando un data base più esteso, aggregandosi a quelli raccolti in seno alla campagna di monitoraggio per la misurazione delle macro e microplastiche del progetto H2020 In-No-Plastic.

 

 

I cleanup possono areccare danni?

Purtroppo il fenomeno in ascesa esponenziale dei cleanup che vengono svolti caoticamente senza un coordinamento da una pluralità di soggetti fai da te, che riversano anche numeri importanti di persone sovente in aree di pregio naturalistico ed ambientale, aumentando il rischio di inficiare i dati raccolti nei monitoraggi sul reale stato di inquinamento dei rifiuti marini ed arrecare potenziale disturbo con la loro azione antropica alla delicata e spesso già compromessa flora e fauna del nostro territorio.

Ai cittadini volenterosi e sensibili raccomandiamo di avvalersi sempre di associazioni specializzate come la nostra oppure di realtà associative storiche come il WWF di consolidata esperienza, conoscenza territoriale e scientifica e di dedicarsi a ripulire, con le dovute autorizzazioni, in collaborazione con le amministrazioni locali, soprattutto le periferie dimenticate delle nostre città che sono sicuramente meno suggestive ma estremamente bisognose delle nostre cure e di un presidio civico costante.

 

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Leggi di più sui nostri monitoraggi di rifiuti marini qui.